Piazza San Giovanni XXIII, rivisitata nel 2019, nella sua forma attuale, visibile dall’alto, rappresenta un’arpa. Si è voluto omaggiare la nostra tradizione musicale con lo strumento caro a tutti i viggianesi.
La piazza ha visto negli ultimi anni riempirsi di monumenti con l’intento di dargli un’identità precisa. La Statua dei Portatori della Madonna Nera, le 4 statue raffiguranti donne suonatrici (violino, violoncello, flauto e arpa) e la colonna del Viggianese nel Mondo sono monumenti in cui tutti i viggianesi, vicini e lontani, possono identificarsi e simboleggiano chiaramente un senso di appartenenza alla storia viggianese.
Colonna del Viggianese nel Mondo
La “Colonna del Viggianese nel Mondo” è un monumento sul quale si fonda la storia e l’identità della nostra Comunità. Non si tratta di un’opera autoreferenziale o di banale “arredo” bensì di una testimonianza del percorso di natura storica e culturale che riguarda le nostre tradizioni e la nostra gente partendo dagli insediamenti pre-romani fino a giungere ai giorni nostri. L’opera, infatti, ha l’ambizione di raffigurare graficamente i momenti chiave della nostra storia. Una linea cronologica che parte dalle origini lucane, racconta la conquista romana e il successivo assalto saraceno. Il cammino prosegue con la costruzione del borgo medievale che prelude alla nascita vera e propria del primo nucleo abitato che presto diventerà Viggiano. La narrazione continua con il racconto del Cammino dei Monaci Basiliani per poi giungere alla scoperta del culto e della devozione per la Madonna Nera. La Storia va avanti e, all’interno delle raffigurazioni grafiche, c’è spazio per il borgo rinascimentale e per le Chiese. In seguito, arriva il momento della grande tradizione musicale viggianese con la raffigurazione grafica dei musicanti e dei musicisti in teatro. La parte finale dell’opera è dedicata al racconto e alla raffigurazione grafica dell’era moderna e contemporanea: il terremoto del 1857 e la ricostruzione; il lungo e tribolato percorso dell’Unità d’Italia e della questione meridionale; la grande Emigrazione degli inizi del XX° secolo; le due guerre mondiali con il contributo di sangue di diverse decine di nostri concittadini caduti per la Patria. C’è spazio, inoltre, per una sezione dedicata ad un momento fortemente simbolico per la nostra comunità: l’incoronazione da parte di San Giovanni II alla Madonna Nera (Patrona della Basilicata) del 1991. Le raffigurazioni grafiche si chiudono, infine, con una sezione dedicata alla Viggiano di oggi: il territorio ed i suoi monumenti (Monumento ai portatori, la fontana delle Muse, San Giovanni XXIII, Donna con Cinta.); i nuovi percorsi naturalistici ed un focus sulla risorsa Petrolio. Un filo rosso che permette ad ogni viggianese, vicino e lontano, di rivivere (o di scoprire per la prima volta), anche attraverso una suggestiva cronistoria per immagini, gli eventi fondamentali che hanno caratterizzato la vita del nostro Comune. In questo senso, infatti, non è stata casuale la scelta di voler inserire degli orologi con i fusi orari (Johannesburg, New York e Melbourne) che rappresentano le più nutrite comunità di concittadini emigrati all’estero nei decenni passati. Un’altra scelta strategica, volta a rendere concretamente il nostro quotidiano impegno per rendere realtà la connessione sentimentale tra Viggiano ed i suoi figli che vivono a migliaia di km di distanza. Non potevano mancare, infine, le citazioni letterarie di due grandi personaggi che hanno contribuito a rendere riconoscibile Viggiano in tutto il mondo: Pier Paolo Parzanese e Giovanni Pascoli. Come accennato in precedenza, l’amministrazione comunale intende consegnare alla comunità quest’opera con l’auspicio che la storia di Viggiano e dei Viggianesi possa continuare ad essere conosciuta e raccontata con orgoglio. Questo auspicio vorremmo consegnarlo alle nuove generazioni, una sfida che i nostri giovani devono avvertire come propria: perché non può esistere alcun futuro senza la memoria delle origini
Le Fontane della Musica
Ideale di bellezza, di maternità o di passione, la donna è da sempre tra i soggetti più rappresentati della Storia dell'Arte. Il corpo femminile, ha rappresentato, fin dall'antichità, l'idea di bellezza associata a concetti quali grazia ed equilibrio di proporzioni. Al centro di Piazza San Giovanni, troviamo quattro statue in bronzo, che raffigurano proprio delle donne che suonano degli strumenti musicali. L'opera, realizzata dalla Antica Fonderia Pontificia Marinelli e completata nell'estate del 2019, è un omaggio all'antica tradizione musicale che identifica il Comune di Viggiano nella storia dei secoli. Le quattro donne, raffigurate mentre suonano il proprio strumento musicale, fanno danzare l'acqua con ritmo, luci ed emozioni. Nel corso delle stagioni estive, molti e diversi sono i momenti in cui si può godere degli splendidi spettacoli di musica e giochi d'acqua che rendono l'ambiente unico e fortemente suggestivo. Tutti coloro i quali raggiungeranno la città di Maria e della Musica non potranno non fermarsi almeno un minuto per ammirare anche queste splendide statue in bronzo che suonano l'arpa, il violino, il flauto e il violoncello.
Monumento ai Portatori
Il "Monumento ai Portatori" fu inaugurato domenica 21 agosto 2016. L'opera è stata ideata e realizzata dallo scultore Lucano Felice Lovisco. Il monumento, di dimensioni reali, raffigura la Vergine Maria nel momento di ascesa verso la sua dimora estiva. Al di sotto, sono rappresentati i dodici portatori con i loro volti che esprimono emozioni intense quali la profonda devozione, la fatica, la gratitudine e la gioia. L'opera scultorea rappresenta un simbolo storico - culturale fondamentale per la comunità Viggianese e per tutti i devoti alla Madonna del Sacro Monte di Viggiano, i quali si identificano totalmente nella Venerazione alla Regina delle Genti Lucane. "Colei che seppur nella staticità del Monumento, osserva e protegge tutti i suoi figli e in modo particolare tutti coloro che la sorreggono e la conducono alla meta: i portatori." L'opera è collocata a Piazza San Giovanni XXIII. Nei due giorni di traslazione, a maggio e a settembre, si possono cogliere degli elementi di partecipazione emotiva molto intensi da parte dei fedeli: è come se ci fosse un "sovrapposizione" tra l'immagine sacra della Madonna in Movimento e quella statica rappresentata dall'opera. Ad ogni modo, il monumento, ponendosi di fatto all'ingresso del Paese è la prima rilevante opera di carattere storico - artistico che si può apprezzare entrando a Viggiano.
Immagini