il Teatro, intitolato alla memoria di “Francesco Miggiano” si presenta come un vero e proprio gioiello, uno scrigno prezioso che si offre alla comunità con una struttura moderna ed innovativa su più livelli con platea e galleria per una capienza di 90 posti.
E’ ricavato all'interno del complesso architettonico del Morticello o Chiesa della Buona Morte (dal nome della Confraternita che risiedeva nella Chiesa), danneggiata dai terremoti del 1857 e del 1980 che, dopo un sapiente lavoro di recupero e di restauro, trova nuova vita nell’arte e nella cultura.
E’ stato inaugurato il 30 ottobre 2021 alla presenza del Sindaco Amedeo Cicala e dell'Amministrarazione Comunale, di Don Paolo D'Ambrosio Rettore del Santuario Regionale della
Madonna Nera di Viggiano, del Presidente del Consiglio Regionale Carmine Cicala, del Senatore Pasquale Pepe, del Dott. Francesco Canestrini ex Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio della Basilicata, delle Forze dell'Ordine, di alcuni sindaci della Val d'Agri e fuori Val d'Agri e della compagnia teatrale "La Fortuna" creata proprio da Francesco Miggiano i cui familiari hanno partecipato commossi alla cerimonia di intitolazione e di inaugurazione.
Si riportano le parole del primo cittadino Amedeo Cicala tratte dal discorso pronunciato in quella circostanza: Il teatro svolgerà un’importantissima funzione pubblica. È un servizio indispensabile di cui la comunità deve poter godere, anche per la sua crescita e il suo sviluppo. Un luogo ancora più importante oggi, dopo un anno e mezzo di “isolamento” forzato a causa della pandemia da Covid-19. Finalmente Viggiano avrà quello spazio culturale atteso da tanti e da tanto tempo. In questo periodo dove pochi investono nella cultura e vedere l’inaugurazione di un teatro comunale per noi è una grande soddisfazione ed un motivo di orgoglio. Se il compito della buona politica è pensare anche al bene delle prossime generazioni oggi abbiamo presentato a Viggiano un bel pezzo del suo futuro.
La Brochure ed altre foto della cerimonia ed il video prodotto da Vincenzo Scarano.